“La rimozione della differenza è il problema, non la soluzione. […] Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema” (Papa Francesco)
“Il simbolo è un efficacissimo mezzo per richiamare il pensiero al concetto della divina essenza, per suscitare verso di lui l’affetto, per rendergli culto”. (B. Antonio Rosmini, Del divino nella natura)
Cari amici,
ecco il link al mio intervento, ma sul canale you tube dell'Associazione Spei Lumen https://www.youtube.com/channel/UC8YVc8zoFz48SX3tSmfxNlg trovate tutti i video delle relazioni del convegno di Modena e Reggio Emilia del 12/13 febbraio scorso: "Nuzialità: relazione e identità".
ecco il link al mio intervento, ma sul canale you tube dell'Associazione Spei Lumen https://www.youtube.com/channel/UC8YVc8zoFz48SX3tSmfxNlg trovate tutti i video delle relazioni del convegno di Modena e Reggio Emilia del 12/13 febbraio scorso: "Nuzialità: relazione e identità".
In questo convegno si è tentato di mettere a tema la connessione tra la teoresi speculativa del Beato Antonio Rosmini ed il tema teologico-filosofico della nuzialità, sostenendo che il valore simbolico dell’ontologico, così come è ricavabile dall’elaborazione del pensiero del Roveretano, costituisce lo strumentario più adeguato per comprendere la nuzialità come originario del dato trinitario, ed, in quest’ottica, ri-comprendere l’antropologico come dato esistenziale e soggettivo, oltre che relazionale e, per questo (generativamente, per questa relazionalità metafisica), anche di natura.
PRIMA SESSIONE.
L’approfondimento teologico-fondamentale e sistematico qui offerto delinea un confronto fino ad ora inedito tra la prospettiva nuziale elaborata da Giorgio Mazzanti e la prospettiva sul tema della teologia trinitaria intersoggettiva e nuziale di Rosmini, così come se ne reperiscono gli elementi tramite il sondaggio iniziale di Emanuele Pili e Fernando Bellelli. Lo strumentario teoretico di Rosmini sul tema si rivela imprescindibile per dare rigore ed efficacia pratica all’epistemologia teologica del paradigma nuziale come paradigma pastorale strutturale, che ha da diventare sempre più effettivamente strutturante la pastorale.
SECONDA SESSIONE
Buona visione!
L’approfondimento teologico-fondamentale e sistematico qui offerto delinea un confronto fino ad ora inedito tra la prospettiva nuziale elaborata da Giorgio Mazzanti e la prospettiva sul tema della teologia trinitaria intersoggettiva e nuziale di Rosmini, così come se ne reperiscono gli elementi tramite il sondaggio iniziale di Emanuele Pili e Fernando Bellelli. Lo strumentario teoretico di Rosmini sul tema si rivela imprescindibile per dare rigore ed efficacia pratica all’epistemologia teologica del paradigma nuziale come paradigma pastorale strutturale, che ha da diventare sempre più effettivamente strutturante la pastorale.
SECONDA SESSIONE
Altra prospettiva, che si sta affermando nel suo interesse, pertinenza e necessità di approfondimento negli ambienti di ricerca accademica, è l’articolazione tra il giuridico e l’iconico-icologico. Con lo stile proprio di manifestazioni quali sono i numerosi festival a tema, che si svolgono ormai in innumerevoli città italiane, facendo cioè interagire registri comunicativi quali quello musicale e pittorico, oltre che il linguistico, la presente sessione mette a tema il rapporto tra l’estetico in Rosmini, con Carmelo Mezzasalma, ed il giuridico contemporaneo, con Paolo Heritier, offrendo implicitamente la seguente pista di ricerca, in fase di istruzione e svolgimento dagli studiosi intervenuti e dal gruppo di ricerca: rileggere lo status quaestionis dell’affective/iconic turn della filosofia del diritto contemporanea tramite la ri-comprensione della Filosofia del diritto del Beato Antonio Rosmini nell’istruenda epistemologia dell’estetica giuridica.
TERZA SESSIONE
Relativamente alla comprensione dell’antropologico, di fronte alla questione dell’identità della persona umana e dell’umano che è comune, occorre dare vita ad una nuova epistemologia tra il sapere delle scienze religiose, in particolare a proposito della sacramentaria (Grandis), il sapere filosofico-morale, tramite la relazione della Susy Zanardo, e quello delle scienze umane, tramite la relazione di Domenico Cravero. La presente sessione si prefigge di far interagire in modo embrionale i rispettivi registri scientifici, determinando l’apporto che Rosmini, tramite la relazione di Giancarlo Grandis, può dare a ciascuno e a tutti nel loro insieme multi-inter-disciplinare.
QUARTA SESSIONE
Inoltrandosi ulteriormente nel merito del tema del Convegno, l’ultima sessione mette a tema, tramite la relazione di Samuele Francesco Tadini, la questione cruciale del legame tra l’eros e l’agape nella teoresi di Rosmini, e tramite la relazione di Nicola Ricci la sua declinazione nei termini della prossimità, propiziando il ripensamento del tema dell’identità, così come viene offerto dalla relazione di Fulvio De Giorgi, per calibrarne le ripercussioni e riconsiderarne i principi alla luce di una psicologia che si confronti con l’antropologia, nel rispetto dei rispettivi metodi ed ambiti di ricerca, come nella relazione di Domenico Bellantoni, per una visione completa e rispettosa di tutto l’essere umano.Buona visione!