lunedì 10 settembre 2018

Progredire nella fede - Omelia nella 23esima domenica del tempo ordinario


Le persone e il popolo di Dio quando vedono Gesù compiere il miracolo che descrive l’evangelista Marco gli attribuiscono i comportamenti di Dio: “Ha fatto bene ogni cosa, fa udire i sordi parlare i muti”; ci si riferisce a un passo dell’Antico Testamento che attribuisce a Dio queste opere, già nell’atto stesso della creazione (Dio vide che era cosa buona… molto buona), proprio quelle opere che il profeta Isaia descrive nella prima lettura, tra le quale c’è anche questa: “Si schiuderanno le orecchie dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto”. Non è un caso che è ciò di cui tratta la seconda lettura; cioè che Dio, con questa domanda retorica che ha una risposta affermativa presupposta, “Non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno?”. Pensiamo ad esempio alla figura di Santa Bernardette, questa “ragazzella, ignorantella, pastorella”, con una saluta inferma che ha ricevuto le apparizioni di Maria Santissima Immacolata: non aveva la preparazione culturale, non aveva i mezzi neppure di famiglia, eppure è stata la depositaria di apparizioni fondamentali nella storia della Chiesa che hanno contribuito alla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, in quelle acque attingendo alle quali e immergendosi nelle quali tante persone, zoppi, infermi di ogni tipo hanno trovato guarigioni inspiegabili, che ci testimoniano che c’è qualcosa nella realtà che supera qualsiasi capacità, intelligenza e mezzo e strumento umano.... continua su https://donfernandobellelli.it/progredire-nella-fede/


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